“La Sicilia alza la voce” – I trattori che fanno “scruscio” e che smuovono le coscienze

Di M. Rita Sacco

Non arretrano e non hanno intenzione alcune di farlo. Non stanno chiedendo la luna ma semplicemente di sbarcare il lunario.
Sono quelli del settore, da cui tutto si dirama e sul quale tutto regge, e che non a caso è chiamato Primario.
Da più di un mese, i trattori sfilano su strade, autostrade, nel piccoli centri e nelle grandi città europee. Anche in Italia.
Adesso in stato di assedio a Bruxelles davanti al Parlamento Europeo.
“La Sicilia alza la voce” un movimento che si da subito DIFFERENZIATO: apolitico, asindacale, del tutto spontaneo. Il settore agricolo nell’Isola arretra da 40 anni, col silenzio e la complicità di coloro che avrebbero dovuto tutelarlo, proteggerlo, indirizzarlo. Ciò a detta di chi nel campi c’è c’è stato e continua a esserci, realmente e nel senso letterale del termine: – Siamo quelli che stavamo cercando!
prodotti, Made in Sicily, sono vittime di speculazioni sia per i prezzi maggiorati lungo
la filiera, con un divario incredibile dal produttore al consumatore, sia per la concorrenza sleale del prodotti importati che driblano controlli e paletti, a cui invece
devono allinearsi sottostare i nostri d eccellenza
Qui prodest? A chi giovano la politiche scellerate, illogiche e inaccettabili europee?
Dicono di mangiare sano, a km zero, e mirano ai cibi sintetici.
Esortano a proteggere il Made in Italy e corteggiano, a suon di metallo, perché si
stoppi la produzione.

Il disagio, ed è chiaro, è causato da scelto esclusivamente politiche, con la complicità del Governi che si sono susseguiti ed Europeo, a favore del Globalismo che avanza.
Pertanto, è bene contestarlo a viva voce, e nella legalità.
In sintesi, viene richiesto:
-No, speculazione sul prodotti agricoll
-No, al cibi sintetici, rischiosi per la salute, per la produzioni agricole, per la
Democrazia
-Sblocco immediato integrazione comunitarie
Questo potrebbe essere, a mio avviso, il simbolo capace di identificare la filiera del mangiar sano, nostro, Mediterraneo. La filiera alternativa che fa si la differenza!
Le crisi, talvolta, sono opportunità per ricominciare, più consapevolmente e
audacemente.
Se i trattori reggono, l’identità culturale nostra e salva
I0 STO CON GLI AGRICOLTORI!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *