Addio al nuovo ospedale Civico, la Regione dirotta 140 milioni del Pnrr
Si abbatte come una scure da 140 milioni di euro sull’ammodernamento dell’ospedale Civico di Palermo. I fondi inizialmente destinati al nosocomio del capoluogo siciliano sono stati dirottati dalla Regione per coprire altri progetti finanziati con il Pnrr e il relativo fondo complementare. A denunciarlo è la segretaria regionale dello Spi Cgil, Maria Concetta Balistreri, che punta il dito contro una recente delibera di giunta del governo Schifani
La delibera e la redistribuzione dei fondi
Nel documento, su proposta dell’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo, l’esecutivo ha dato disco verde all’utilizzo di 364 milioni di euro, inizialmente stanziati per la realizzazione del nuovo ospedale Civico di Palermo. L’obiettivo è “garantire la totale copertura finanziaria di 213 milioni di euro necessaria all’integrazione dei quadri economici degli interventi infrastrutturali Pnrr e al finanziamento dei progetti del programma ‘Ospedale Sicuro e Sostenibile’”, si legge nella delibera.
La conferma dei timori
“Già a marzo avevamo denunciato che la revisione del Pnrr avrebbe avuto un costo notevole per gli investimenti nella sanità siciliana – ricorda Balistreri -. Venivano tagliati circa 140 milioni per la messa in sicurezza degli ospedali dell’Isola. Temevamo che con le risorse disponibili non si sarebbero realizzate per intero le infrastrutture per la sanità territoriale previste dal Piano”
“È scandalosa la decisione del governo Meloni, avallata dal governo Schifani, di definanziare il progetto di ammodernamento dell’Ospedale Civico di Palermo, mentre proprio oggi l’esecutivo regionale firma un accordo di 518 milioni di euro con la sanità privata”. Lo dice Valentina Chinnici, deputata del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana commentando la denuncia dello Spi Cgil Sicilia. “Una scelta inaccettabile – aggiunge – visto che il Civico di Palermo è una delle principali strutture sanitarie del Mezzogiorno con un grande bisogno di essere riqualificata”. “Ancora una volta – conclude Chinnici – la Sicilia subisce uno scippo di risorse con la complicità di un governo che evidentemente non fa gli interessi dei siciliani e anzi li danneggia gravemente proprio nell’ambito essenziale della salute e della sanità pubblica”.