Sperimentazione delle “farmacie di comunita’. Il Tar di Palermo sospende la nota dell’Assessorato alla Salute

Il Tar di Palermo ha sospeso l’efficacia della nota emessa dall’Assessorato della Salute della Regione Siciliana che aveva autorizzato le farmacie a erogare prestazioni sanitarie a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in locali separati rispetto a quelli della farmacia principale.

Questa decisione faceva parte delle linee guida per la sperimentazione dei nuovi servizi previsti nelle cosiddette “farmacie di comunità” e aveva l’obiettivo di allinearsi al “Ddl semplificazioni 2024”. Tuttavia, tale disposizione è stata contestata in giudizio da diverse associazioni e strutture sanitarie accreditate.

Il provvedimento impugnato consentiva alle farmacie di offrire prestazioni riservate fino ad ora a personale specialistico, come diagnosi e prelievi venosi, solitamente eseguite in ambienti regolati da stringenti standard di igiene e sicurezza, come ambulatori privati accreditati. Tra i ricorrenti figurano la Federbiologi, l’Associazione Nazionale di Medicina, Diagnostica Salute e Benessere, e varie strutture accreditate presso il Servizio Sanitario Regionale, tutte unite nel chiedere l’annullamento della nota. Anche l’Ordine dei Biologi della Sicilia, rappresentato dall’avvocato Girolamo Rubino, si è costituito in giudizio a supporto di queste istanze, sottolineando che la misura impugnata danneggerebbe i laboratori accreditati e i professionisti del settore, come i biologi, ai quali sono riservate per legge determinate attività.

In difesa della nota regionale, si sono costituiti gli Ordini Provinciali dei Farmacisti di diverse città siciliane, rappresentati dagli avvocati Giovanni e Giuseppe Immordino, sostenendo l’infondatezza dei ricorsi.

Con tre ordinanze emesse l’11 settembre 2024, il Tar Palermo ha accolto la richiesta cautelare dei ricorrenti e sospeso la parte della nota che autorizzava le farmacie a fornire prestazioni sanitarie in locali separati.

Il merito della questione sarà discusso nell’udienza pubblica fissata per il 14 ottobre 2024.

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