Cibo & Salute

Latte d’avena: i benefici per il colesterolo, la glicemia, le ossa… e lo sport

Il dottor Sacha Sorrentino spiega i tanti vantaggi di questa bevanda, che presenta ottime caratteristiche nutrizionali

Tra le tante alternative al latte “tradizionale”, il latte di avena è tra le più gettonate, per via delle sue caratteristiche nutrizionali e dei suoi benefici per la salute, come spiega il dottor Sacha Sorrentino, biologo nutrizionista: “Tra i suoi benefici, il latte di avena include gli zuccheri naturali derivati dall’avena, un buon apporto di fibra solubile, ferro, magnesio e vitamine del gruppo B. La presenza di beta-glucani, un tipo di fibra solubile, dona benefici al cuore e supporta la digestione, prevenendo la stitichezza. Le fibre mantengono la sensazione di sazietà per un periodo più lungo, controllano l’appetito aiutando a evitare spuntini eccessivi o incontrollati. Spesso, il latte di avena è arricchito con calcio e vitamina D, e quindi può essere benefico anche per la salute delle ossa. È sempre consigliabile leggere le etichette nutrizionali, confrontare vari tipi di prodotto e scegliere varianti senza zuccheri aggiunti. Bisogna ricordare che le bevande vegetali sono alimenti sempre più richiesti, ma bisogna fare attenzione al contenuto di zuccheri. Non tutte le bevande vegetali sono salutari”.

LATTE D’AVENA: UN AIUTO PER IL COLESTEROLO

Il latte d’avena può essere un importante alleato per chi soffre di colesterolo alto o ha problemi di glicemia, come spiega il dottor Sorrentino: “Molti studi hanno dimostrato che la fibra beta-glucano nell’avena è efficace nel ridurre i livelli di colesterolo totale e LDL (quello “cattivo”) e nel mantenere sotto controllo la glicemia. Questo tipo di latte è una fonte di energia a lento rilascio, grazie al suo contenuto di carboidrati complessi, utili a mantenere stabili i livelli di energia durante il giorno. Questo rilascio graduale di glucosio mantiene i livelli di zucchero nel sangue più stabili e permette di non sperimentare picchi improvvisi di energia seguiti da crolli rapidi, come potrebbe accadere con alimenti ad alto contenuto di zucchero o carboidrati raffinati”.

I BENEFICI DEL LATTE D’AVENA PER GLI SPORTIVI

Anche chi pratica attività fisica può trarre molti benefici dal latte d’avena: “Può essere d’aiuto per gli sportivi perché fornisce energia a rilascio lento, e questo aiuta a sostenere gli allenamenti prolungati e mantenere le prestazioni costanti. Inoltre, le fibre riducono il rischio di fame improvvisa e cali di energia o attenzione, poiché contribuiscono a mantenere i livelli di zucchero nel sangue più stabili nel corso della giornata”. È importante che chi fa sport lo assuma nel modo giusto e con le giuste tempistiche, spiega Sorrentino: “Consumare il latte d’avena a colazione circa 2 ore prima dell’allenamento può fornire energia duratura. Si può consumare come ingrediente di un porridge o di un chia pudding. Dopo l’allenamento, il latte di avena può essere combinato con una fonte di proteine per favorire il recupero muscolare e il rifornimento di energia. Ad esempio, è possibile preparare uno shake aggiungendo proteine, frutta e latte di avena”.

DIFFERENZE

Innanzitutto, il latte d’avena rappresenta una buona alternativa per chi è intollerante al lattosio. Inoltre, spiega Sorrentino, ci sono diverse differenze rispetto al latte vaccino e anche rispetto agli altri tipi di latte: “La produzione sicuramente ha un impatto ambientale inferiore rispetto a quella di latte vaccino, poiché richiede meno emissioni di gas serra. Il latte vaccino ha un contenuto maggiore di proteine e di grassi, ma è privo di fibra. Rappresenta un’ottima fonte di calcio, ma può innescare processi infiammatori se consumato in eccesso come parte di una dieta sbilanciata. Il latte di soia, rispetto a quello di avena, è più ricco di proteine e ha meno carboidrati, contiene fitoestrogeni benefici per la salute ormonale. Il latte di riso è l’opzione con il più alto contenuto di carboidrati, e con bassi livelli di proteine. La consistenza è più liquida rispetto a quello di avena, ma non è particolarmente ricco di fibre e proteine”.

COME NASCE

“Si tratta di una bevanda vegetale ottenuta dall’avena, preferibilmente biologica. L’avena viene pulita e messa in ammollo per alcune ore, poi viene frullata con acqua fino a ottenere una miscela omogenea che verrà poi filtrata per rimuovere le particelle solide. Il liquido ottenuto è il latte di avena, mentre la polpa residua, chiamata ‘okara di avena’, può essere utilizzata in altre ricette come biscotti o pane. Infine, il latte di avena viene pastorizzato per prolungare la durata di conservazione e garantire la sicurezza” conclude Sorrentino.

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