Agricoltura

Protesta dei trattori, l’ Ue rinnova deroghe su agricoltura

Proseguono le proteste degli agricoltori che con i loro trattori invadono le strade in diversi Paesi europei e in Italia.

Intanto si muove l’Europa.

La Commissione europea ha annunciato una nuova proroga della deroga alla regola della politica agricola comune (Pac) che prevede che per accedere agli aiuti comunitari gli agricoltori debbano lasciare delle quote di terreni a riposo. Lo ha annunciato il vicepresidente dell’esecutivo comunitario Margaritis Schinas in conferenza stampa. Quella legata al maggese è una delle misure per rendere sostenibile il settore agroalimentare contro le quali però stanno protestando gli agricoltori schierando i trattori sulle strade di diverse città europee. L’esecutivo comunitario propone in particolare di consentire agli agricoltori dell’Ue di avvalersi di deroghe per il 2024 alle norme della politica agricola comune che li obbligano a mantenere determinate aree non produttive. Per ricevere il sostegno della Pac, gli agricoltori devono rispettare una serie rafforzata di nove standard benefici per l’ambiente e il clima. Questo principio di condizionalità si applica a quasi il 90% della superficie agricola utilizzata nell’Ue e svolge un ruolo importante nell’integrazione delle pratiche agricole sostenibili. Lo standard sulle ‘buone condizioni agricole e ambientali’ prevede di dedicare una quota minima di terreno coltivabile ad aree o caratteristiche non produttive, tipicamente terreni incolti ma anche ad elementi quali siepi o alberi. Le aziende agricole con meno di dieci ettari di terreno coltivabile sono generalmente esentate da tale obbligo.


 “Bene, l’incontro è andato molto bene” ha detto brevemente Lollobrigida entrando nel quartiere di Fieragricola di Verona dopo aver parlato a lungo con i rappresentanti del movimento dei trattori.
Per ragioni di sicurezza e di viabilità, ai dimostranti le autorità non avevano consentito agli agricoltori di arrivare in corteo con tutti i trattori, limitando il presidio davanti alla fiera a soli cinque mezzi agricoli. 

Leader trattori, “chi ha visto Lollobrigida non ci rappresenta” .  “Chi ha parlato con il ministro Lollobrigida non ci rappresenta”. Lo dice all’ANSA Danilo Calvani che guida il Comitato degli Agricoltori Traditi (C.r.a.) da cui il 22 gennaio è partita la protesta dei trattori. Calvani in un comunicato pubblicato su Facebook parla di “un manipolo di opportunisti i quali, spacciandosi per rappresentanti dei contadini e della mobilitazione agricola ‘trattano’ con membri del Governo per il loro personale tornaconto. Gli stessi falsi rappresentanti, iscritti ai partiti che da anni stanno decimando il comparto agroalimentare”, si legge nella nota.
“Il C.r.a. e tutti i comitati, associazioni e ceti sociali aderenti alla mobilitazione, prendono le distanze da questi mercenari al soldo di una classe politica fallita e inaffidabile – si egge nella nota – e che ancora una volta manovra i suoi sottomessi spacciandoli per rappresentanti del mondo agricolo e della mobilitazione”. 

 “I trattori che sono in piazza in tutta Europa hanno problemi con l’attuale Commissione europea. La Commissione von der Leyen da questo punto di vista è disastrosa, sul fronte del lavoro e dei diritti”. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini durante un punto stampa al Parlamento europeo. 

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